giampiero permettendo (ahahahah)esprimo il mio dissenso. a mio avviso lo stato non deve tollerare la mercificazione del corpo e la corruzione dei costumi che ne deriva
sempre il solito...cameragno nano! che deve stuzzicare....ed essere bastian contrario...ricordate: "io sono contro quelli che sono contro....." a Marcolì statte zitto!! la prostituzione è uno dei mestieri più antichi e nobili. Io inoltre vi intravedo anche un qualcosa di sociale...in ogni caso è uno schifo vedere le prostituteper le strade e dato che non si può eliminare tanto vale metterle "in regola" per 2 ordini di motivi: 1) più controlli sanitari, meno malattie ecc; 2) lo stato almeno ci guadagna...e potremo pagre meno tasse...!
barzellette apparte, che la prostituzione sia uno dei mestieri più antichi del mondo non c'è dubbio. ho parecchi dubbi che abbia alcunchè di nobile... poi a me non pare affatto che ci sia del sociale in questo fenomeno, ma invece qualcosa di animalesco. è vero, è uno schifo ciò che ogni giorno vediamo per le strade, ma penso che non dobbiamo commettere l'errore dei compagni che con quest'argomentazione, quella dei controlli sanitari, quella del guadagno statale e quella dell'impossibilità dell'effettivo contrasto, vogliono legalizzare l'uso e la vendita di droghe. secondo me lo stato non deve piegarsi a queste flebili "argomrntazioni" anche perchè, ne sono convinto, se la volontà politica c'è tutto si può fare.
Marco c'è una grossa differenza tra il tollerare e legalizzare ciò che uccide e fa male e invece tollerare e legalizzare un qualcosa che fa solo bene (parlo a livello fisico).... C'è una grossa differenza inoltre tra la droga non "necessaria" ed il sesso che è uno dei bisogni primari fisici dell'uomo.
“La rivolta ideale” (1908) è l’ultima opera dello scrittore Alfredo Oriani, in cui con toni nietzschiani si auspica l'avvento di un leader carismatico che possa risollevare i destini italiani, affermando la necessità di uno Stato forte che regoli con ampi poteri la vita sociale. L’opera di Oriani suscitò interesse fra i giovani intellettuali negli anni a cavallo della prima guerra mondiale. Entusiasmò i collaboratori della rivista “La Voce” (Papini, Prezzolini, etc.) Interessò Gobetti. Gramsci scrisse che la visione di Oriani era “stata l’unico tentativo un po’ serio di nazionalizzare le masse popolari, cioè di creare un movimento democratico con radici italiane ed esigenze italiane”. Ad Oriani si rifaranno le più vive e ardenti intelligenze della gioventù fascista, quali Berto Ricci e Romano Bilenchi. Mussolini considerava Oriani “come un profeta della patria, come un anticipatore del fascismo, un esaltatore delle energie italiane”. “La rivolta ideale” (1946), con richiamo all’opera di Oriani, fu il nome di una rivista settimanale del MSI diretta per un periodo da Giorgio Almirante, che svolse il ruolo di riaggregazione politica di quegli italiani sbandati dalla sconfitta e dalla caduta degli ideali ("riconciliare gli italiani al di sopra dei partiti, realizzare le più alte forme di democrazia diretta, difendere ad ogni costo i valori morali, civili, religiosi, culturali e militari della stirpe"). Oggi “Rivolta ideale” è un gruppo di giovani e meno giovani, i quali non rinnegando il passato e gli antichi "valori" vogliono affrontare le problematiche del presente e proiettarsi nel futuro. Il 1° dicembre 2007 hanno visto in questo progetto una "rivolta degli ideali" che altri hanno riposto nel cassetto!
10 commenti:
giampiero permettendo (ahahahah)esprimo il mio dissenso.
a mio avviso lo stato non deve tollerare la mercificazione del corpo e la corruzione dei costumi che ne deriva
marcorock
sempre il solito...cameragno nano! che deve stuzzicare....ed essere bastian contrario...ricordate: "io sono contro quelli che sono contro....." a Marcolì statte zitto!!
la prostituzione è uno dei mestieri più antichi e nobili. Io inoltre vi intravedo anche un qualcosa di sociale...in ogni caso è uno schifo vedere le prostituteper le strade e dato che non si può eliminare tanto vale metterle "in regola" per 2 ordini di motivi:
1) più controlli sanitari, meno malattie ecc;
2) lo stato almeno ci guadagna...e potremo pagre meno tasse...!
barzellette apparte, che la prostituzione sia uno dei mestieri più antichi del mondo non c'è dubbio. ho parecchi dubbi che abbia alcunchè di nobile... poi a me non pare affatto che ci sia del sociale in questo fenomeno, ma invece qualcosa di animalesco.
è vero, è uno schifo ciò che ogni giorno vediamo per le strade, ma penso che non dobbiamo commettere l'errore dei compagni che con quest'argomentazione, quella dei controlli sanitari, quella del guadagno statale e quella dell'impossibilità dell'effettivo contrasto, vogliono legalizzare l'uso e la vendita di droghe. secondo me lo stato non deve piegarsi a queste flebili "argomrntazioni" anche perchè, ne sono convinto, se la volontà politica c'è tutto si può fare.
ah.. ho dimenticato di firmarmi... il commento di sopra è il mio
Marcorock
Marco c'è una grossa differenza tra il tollerare e legalizzare ciò che uccide e fa male e invece tollerare e legalizzare un qualcosa che fa solo bene (parlo a livello fisico)....
C'è una grossa differenza inoltre tra la droga non "necessaria" ed il sesso che è uno dei bisogni primari fisici dell'uomo.
A noi e vai a scopare
non la penso così, abbiamo avuto modo di spiegarci, ora devo andare. mi sa che mi faccio un giro sulla salaria...
Bene bravo vedo che sono stato efficace, nel farti cambiare idea...
ahahahhaahahah... grande il ns portavoce
marcorock
devi rispettare le gerarchie l'ultima sempre a me........!!!!!!!!!
l'ultima in ordine di importanza
Marcorock
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