domenica 22 febbraio 2009

Lettera di GI Latina a Rivolta Ideale

Alla cortese attenzione dei militanti del Circolo "Rivolta Ideale"
Carissime sorelle, carissimi fratelli,
Segretario Storace, Presidente Buontempo,
con gran dispiacere sono costretto a dare forfait. Impegni professionali mi tratterranno a Fondi fino a prima sera e per questo non potrò presenziare alla Vostra Cena Sociale.
Naturalmente ringrazio la Comunità di Piazza Bologna, la sua iper attiva realtà giovanile ed i Dirigenti di Partito per l'invito rivoltomi. Che ho gradito in modo particolare.
Non potevo, dunque, esimermi dal farVi recapitare un saluto. Doveroso ma sentito, perchè la stima che nutro nei Vostri confronti è risaputa e testimoniata dall'attenzione con cui seguo le attività del Circolo attraverso il blog, costantemente aggiornato e ricco di spunti e suggerimenti, e grazie ai rapporti instauratisi con alcuni di Voi. E che spero crescano sempre più.
Voglio però approfittare dell'attenzione che dedicherete a questa mia lettera per trasmetterVi l'entusiasmo e la carica giusta per affrontare i prossimi impegni, non solo quelli elettorali.
Noi giovani abbiamo il dovere di rappresentare la spinta propulsiva del Partito, la spina nel fianco se necessario, la forza di aggregazione e coivolgimento delle nuove generazioni. Sin dalla nascita de "LaDestra", "Gioventù Italiana" ha accompagnato le sfide intraprese dal movimento con grande fiducia e piena convinzione, condividendo ogni decisione e scelta dei vertici nazionali. Oggi, con quella stessa fiducia, dobbiamo sostenere il Segretario Storace ed il Presidente Buontempo ed interpretare il ruolo di soldati. Combattenti che sappiano dare il massimo in quello che potrebbe rivelarsi il momento più difficile da superare, il periodo più delicato e critico.
Per farlo non ci sarà bisogno di un miracolo, basterà scavare nel nostro cuore e gettare oltre l'ostacolo tutto quello che sarà necessario. D'altronde siamo abituati a conquistarci tutto lottando, non siamo gente a cui piace "vincere facile", tantomeno cantar vittoria senza aver messo in discussione noi stessi ed il nostro patrimonio, ideale, affettivo, economico.
Sono perciò convinto che ognuno saprà comprendere l'importanza storica dei prossimi giorni. Un'eventuale "biscotto", cucinato e servitoci a tavola da PD&PDL, potrebbe costringerci a valutare ipotesi che fino a poche settimane fa reputavamo frutto di "fantapolitica", lo sò, me ne rendo conto. Ma perchè regalare ai nostri più acerrimi nemici la soddisfazione di essere riusciti nel loro intento? Perchè rassegnarci prima ancora di aver combattuto? Questo sinceramente non credo faccia parte del nostro DNA, tantomeno della nostra tradizione.
Ed allora prepariamoci a cinque mesi di fuoco. Armiamoci di grinta, disponibilità al sacrificio, forza di volontà e tanto tanto amore.
Col sorriso sulle labbra per annientare con semplicità ed irriverenza chi vorrebbe vederci al tappeto!
E dopo cena subito a nanna, domattina dobbiamo dirne quattro alla "Banda Veltrusconi"!
Un abbraccio fraterno a tutti, Francesco Ciccone

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