mercoledì 8 aprile 2009

TERREMOTO IN ABRUZZO: APRIRE INCHIESTA PER RESPONSABILITA’

di Teodoro Buontempo
E’ necessario, mentre devono continuare senza sosta e senza intralci gli aiuti alla popolazione colpita dal terremoto, fare tutti i necessari accertamenti e promuovere un’inchiesta per verificare se risponde al vero che Giampaolo Giuliani, ricercatore presso il laboratorio nazionale di Fisica del Gran Sasso, aveva preannunciato il pericolo di un possibile terremoto ‘disastroso’ a fine marzo, in un raggio compreso entro 150chilometri.
Adesso bisognerà mettere a disposizione di Giuliani tutti gli strumenti necessari per continuare a svolgere il suo importante lavoro di prevenzione e di studio sul territorio. Ciò non potendosi escludere, in futuro, eventuali nuovi fenomeni, visto che anche questa mattina una scossa abbastanza rilevante ha colpito la stessa zona interessata ai danni provocati dal terremoto.
C’è, però, un altro inquietante aspetto di questa vicenda che dovrà essere appurato con la massima serietà, cioè il fatto che il ricercatore era stato tacciato di allarmismo e addirittura raggiunto da un avviso di garanzia. Vero o falso? L’inchiesta dovrà accertarlo, così come dovrà dire ai cittadini su quali basi scientifiche è stata trascurata la segnalazione dello studioso e, infine, come mai i primi soccorsi sono arrivati sul posto, stando alle numerose testimonianze emerse finora, con ben tre ore di ritardo.
La tragedia che ha colpito l’Abruzzo, con gli oltre cinquanta morti, i paesi distrutti, i 50 mila sfollati e le macerie che hanno travolto l’intera regione sono sì il risultato di un evento naturale, ma forse, e l’inchiesta dovrà metterlo in luce, potrebbero esistere responsabilità precise, considerato anche il fatto che lo sciame sismico aveva iniziato a interessare l’Abruzzo già da un mese.

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