martedì 5 maggio 2009

05.05.1981 - 05.05.2008: Bobby Sands


"Era il cinque maggio del 1981, quando, tra le tristi mura di una prigione, si spengeva la vita di Bobby Sands, nell’imminenza del sessantottesimo giorno di sciopero della fame, indetto da lui e dai suoi militanti, in segno di protesta contro le disumane condizioni di detenzione carceraria cui erano costretti. In quei tristi giorni, che videro in sequenza le successive morti di tutti gli altri suoi camerati dell’Ira-provisionals, l’ala autonoma dell’Ira, ormai spezzata dall’interno e divisa tra loro e gli officials (la dirigenza del movimento indipendentista), il pianeta intero si fermò commosso, quasi a ricordarsi di quel giovane, in un secondo di riflessione, tra una frenesia e l’altra di quella che si apprestava a delinearsi come la decade più disimpegnata e cinica degli ultimi decenni della nostra storia. Come se millenni di tradizione e secoli di lotta, di reazione ai soprusi e al torbido colonialismo monarchico, fossero stati dimenticati da tutti: ‘ragazzacci eversivi che non avevano nulla da fare, quegli irlandesi…’ possiamo immaginare i frasari e i giudizi dei commentatori liberal e radical di ogni luogo... Nato e creciuto tra i presidi militari, in una terra, storicamente occupata dalle truppe britanniche, e colonizzata sin dai primi vagiti dell’anno mille, Bobby era un ragazzo, semplice, amico di tutti e molto gioviale. Lo stato di cose, l’arroganza degli orange (dei filo britannici), la vile prepotenza dei militari, le disposizioni speciali, le risse e gli atti di intolleranza etnica e religiosa, lo portarono col tempo a capire che non poteva esistere un’Irlanda così, non poteva esistere una terra, nata libera, ma resa schiava, in cui diventava pericoloso anche uscire di casa. Non era giusto: non stiamo qui a disquisire o a prendere difese del cattolicesimo, che, in ultima istanza è probabilmente e paradossalmente il primo vero responsabile del disastro e della frammentazione dell’Europa, sempre più indebolita, sin dal medioevo, da contrasti nazionali e regionali, creati più o meno spontaneamente dalla chiesa. Quello che sappiamo è che Bobby e la sua famiglia erano irlandesi e cattolici, come molti altri irlandesi del nord, e che solo per questo, non erano visti di buon occhio. Ciò che si nascondeva dietro un velo di religiosità, era in realtà un sentimento che andava a finire nell’aspetto politico, e che si trascinava a sè ruggini ed odio feroce da almeno sei secoli: l’indipendenza dell’Irlanda, quale nazione autonomamente determinata, forte di etnia (celtico-gaelica) e lingua (gaelica) sue legittime, era stata ottenuta con il sangue, solo parzialmente. L’arroganza della corona britannica, tradizionalmente sanguinaria e assassina, non aveva fine...

Una libertà mai concessa, e sempre osteggiata, e non solo negli anni duri della repressione tatcheriana, ma anche in quelli più mesti e parimenti dolorosi delle apparenti distensioni laburiste. Il sacrificio indipendentista di Bobby Sands non va dimenticato, e a ventisette anni dalla sua epifania, non può e non deve assolutamente scalfire la sua enorme portata etica: valori come la nazione, la famiglia, la comunità, l’appartenenza, l’identità si vanno via, via spegnendo tra le nuove generazioni, vittime del cancro internazionalista e capitalista, mercificatore di anime e di spiriti che da ribelli diventano schiavi, se non lo erano già..."

11 commenti:

michele ha detto...

ONORE a Bobby

michele ha detto...

ONORE a Bobby

Edoardo ha detto...

"Gli inglesi pensano che Dio abbia commesso un errore nel dare una terra così bella agli irlandesi e per 800 anni hanno provato a porvi rimedio”... senza riuscirvi aggiungo io, grazie anche a gloriosi patrioti come Bobby Sands.

Vi posto una sua frase molto significativa:

"Ero soltanto un ragazzo della working class proveniente da un ghetto nazionalista, ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio paese, fino a che l'Irlanda non diventerà una, sovrana, indipendente, repubblica socialista".


Onore!

michele ha detto...

grande Bobby

Anonimo ha detto...

consigli x gli acqisti sul tema bobby sands: "Un giorno della mia vita".

anche se ho forti dubbi ke bobby sands fosse un camerata, è comunque un caduto x la libertà e la causa irlandese che io sposo convintamente.

Irlanda Una, Libera e Indipendente!

Belfast aspetta ancora che gli inglesi levino le loro mani dal sole, dalla terra e dal cielo d'Irlanda. Gli inglesi, popolo arrogante e presuntuoso che nella storia ha rotto sempre il cazzo a tutti senza portare mai ai sottomessi civiltà e benessere, ma solo oppressione e sfruttamento

Ricordiamo una massima di ventennale memoria: stramaledetti gli inglesi!

Marcorock

Anonimo ha detto...

caro marcorok."un giorno della mia vita" l'ho letto a 17 anni,a 22 e l'anno scorso....e ti posso garantire che Bobby Sands non era un camerata, era un GRANDISSIMO CAMERATA...vedi, camerata è chi si comporta come tale, lasciando un esempio come il suo, lasciando un segno indelebile in chi lo ha letto e "frequentato"..lasciando parole ma soprattutto FATTI che forse moltissimi "camerati" che così facilmente si proclamano o si atteggiano, non potranno mai comprendere nè tantomeno ripercorrere...il cameratismo è una cosa che ti attribuiscono i camerati..non un titolo che ci si autoattribuisce...è onestà intellettuale,altruismo,amor di patria,generosità,fratellanza con chi vede il mondo con i tuoi stessi occhi....e vive secondo le tue stesse idee...dire che BOBBY SANDS nn era un camerata è come dire che il Papa nn è cattolico!!!!
HAI PARECCHIO DA RIFLETTERE SUL TERMINE CAMERATISMO...C'è POCO DA INTERPRETARE!!!! TI SALUTO CARO "camerata" Marcorock

Anonimo ha detto...

:-0

giampiero avrei da dire sulla questione bobby sands, se vuoi ti illustro il mio pensiero a voce in modo tale che il contraddittorio sia più chiaro, rapido e diretto. il confronto arricchisce sempre, ma... adesso vorrei capire il perchè di questo gratuito acidume. avrei potuto risponderti per le rime, ma a me interessa l'unità del gruppo. aspetto tue spiegazioni

marcorock

michele ha detto...

bravi così vi voglio...confronto aspro..

michele ha detto...

probabilmente giampiero non ha riconosciuto chi sia marcorock...giampiè scusati...

Anonimo ha detto...

fantastico questo equivoco guaglù!!!!!!!!!!!!ahahahahahah!!!
grande marco!!!!

Gioventù Italiana FONDI ha detto...

Bobby Sands è un esempio, un fratello maggiore di tutti coloro che credono che la vita sia giusto viverla. Gli altri, quelli che sopravvivono, quelli che preferiscono la convenienza, la comodità, il non schierarsi mai... quelli sono vermi! Bobby Sands era, è e sarà sempre uno dei miei miti!