giovedì 2 luglio 2009

LA DESTRA VIVE! di Francesco Storace

La Destra vive. E' quello che mi sento di dire dopo le prime settimane seguite al trambusto post-elettorale.In giro trovo voglia di ricominciare e questo perche' probabilmente in molti hanno analizzato piu' approfonditamente i dati delle elezioni amministrative, molto migliori rispetto alle europee.Il che ci consente di rimettere la macchina in moto, ovviamente verificando situazione per situazione ogni territorio. Si tratta di lavorare con serenita', partendo dal dato che siamo ad appena i primi due anni del nostro percorso politico.Cito un solo esempio, anche se c'e' chi mi rimprovera di parlare troppo spesso del Lazio, ma e' ovviamente la regione che conosco meglio.Se ognuno fa lo stesso lavoro per la propria regione, si capiscono meglio punti di forza e di debolezza per il simbolo de La Destra.Il Lazio e' la regione dove nelle tre elezioni provinciali, Rieti, Frosinone e Latina, ci siamo presentati con il nostro simbolo, e i risultati differenti per ciascuna delle province dipendono probabilmente dalla qualita' o meno dei candidati locali nei collegi.Ma andiamo per ordine. Il Lazio e' regione che ha 3 milioni di elettori ed elettrici. La provincia di Rieti ne ha 103mila, quella di Frosinone 324mila e quella di Latina 323mila. Totale 750mila, ovvero un quarto degli elettori della regione. Calcolando i soli voti validi in termini assoluti - altrimenti dobbiamo entrare nel ginepraio degli astenuti, delle schede bianche e di quelle nulle, ma questo serve per altre riflessioni e non su quella che stiamo facendo ora - circa 14mila voti sono stati raccolti dalle liste de La Destra.E teniamo presente che ci sono state realta' dove si sono presentati candidati per piu' collegi per l'organizzazione ancora ridotta della struttura in una provincia, mentre dove siamo andati meglio c'era un candidato per collegio.14mila voti in un quarto del territorio, possono consentirci alle regionali, dove la scelta dei candidati sara' molto piu' selettiva, l'ambizione di raccoglierne almeno 60mila - in una regione che ai quattro partiti dell'autonomia ne ha dati appena 25mila alle europee - senza lasciarsi andare a ottimismi di maniera. Se poi le candidature, oltre che essere piu' rappresentative, saranno pure capaci di raccogliere consensi, l'obiettivo puo' anche essere aumentato. Con sessantamila voti, a legge vigente, nel Lazio si ottengono due consiglieri. Se si e' nella coalizione che vince e scatta il premio di maggioranza, diventano tre.E' una partita che vale la pena di giocare.La stessa situazione va analizzata per ognuna delle tredici regioni a statuto ordinario che andranno al voto. Laddove ci saranno maggiori difficolta' organizzative, penso al Nord, studieremo la formula piu' idonea per garantirci una rappresentanza comunque.Certo e' che La Destra ha carte da giocare.Sono dati che servono alla nostra riflessione interna. Leggo molti documenti, alcuni dei quali anche critici - anche con accenti di ingenerosita', ma puo' capitare - e da (quasi) tutti si possono trarre buoni spunti di decisione.Il prossimo fine settimane - l'11 e 12 luglio - l'esecutivo tornera' a riunirsi e credo che faremo bene a convocare entro la fine del mese una sessione del comitato centrale, sia per quel che riguarda il bilancio 2008 - il segretario amministrativo, Livio Proietti, e' gia' pronto - sia per la proposta politica (o le proposte) da discutere in seno al piu’ vasto organo dirigente.Sulla data del comitato centrale, decidera' l'esecutivo; l'importante e' che qualunque sara' la decisione presa, essa sia sempre spiegabile a tutti.

Nessun commento: