"Troppa prudenza sullo spionaggio all'Atac. La Giunta farebbe bene a riferire con immediatezza al Consiglio comunale sulla spy story a Roma. Io mi dimisi da ministro per un'accusa da cui fui prosciolto sette mesi dopo. Il silenzio rischia di tramutarsi in omertà. Un'azienda pubblica è accusata di essere al centro di un'azione di pedinamento dei suoi dipendenti, ma nessuno parla. Perché? La speranza di tutti è che sia un romanzo, ma dopo la nota del dottor Gabbuti è bene che se ne parli con chiarezza in Campidoglio. Lo spionaggio, se c'è, non va risolto in giunta. Sono 48 ore che questa storia è sui giornali e solo ora l'Atac si fa viva...". Lo dichiara Francesco Storace, segretario nazionale e capogruppo de La Destra in Campidoglio.
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